domenica 22 luglio 2007

Non serve



Ho scelto casualmente il titolo di una canzone di Biagio Antonacci per il mio nuovo post. Tanto ormai hanno scritto tutto, canzoni e libri ecc ecc. Dico così ogni volta che qualcuno m'invita a scrivere un libro.

Insomma quando niente serve a farmi stare bene, a darmi pace, imprigionata in questo tempo asfissiante, immobile davanti a un film per cercare almeno lì un pò d'emozione vitale, mi sento inutile. Mi sembra di sprecare ingiustamente il tempo che potrei impiegare per fare, dire, dare, costruire, scrivere qualcosa di straordinario.

Mi sento come Mambo, il pinguino di Happy Feet, un pinguino diverso dagli altri caratterizzati da una voce bellissima. Lui sa solo ballare. Ed è felice mentre balla. Tutti lo isolano, lo scartano, non troverà mai l'amore. Ma lui resta se stesso non si abbatte ed alla fine la sua bellezza emerge ed illumina il suo prossimo malfidato e cinico.

Bellissimo. E' il secondo film che prendo da quando ho finalmente deciso di farmi la tessera nella videoteca del mio paese.

L'ho visto la prima volta al Warner Village di Roma con Marzia e Diego. E' stata mia sorella a volerci andare e ricordo che dopo lo scetticismo iniziale sono stata felicissima di averlo visto perché quel film mi ha arricchito.

E dovrebbe essere così per tutte le cose, anche nei momenti come questi, di solitudine. Momenti in cui mi sento veramente inutile. A pensarci bene, ho letto che il mio mitico scrittore Paulo Coelho, ha scritto di sentirsi inutile qualche volta, quindi devo consolarmi, vuol dire che è umano sentirsi inutili!

sabato 21 luglio 2007

Calma piatta nei mesi statici


Quando si sta male i giorni sono uguali ai giorni e l' ansia è spenta dalla calma piatta di mesi statici, giorni paralizzati nell'attesa che qualcosa cambi, mentre non succede proprio nulla, oltre ad un computer che non dovrebbe spegnersi quando sto scrivendo, come è accaduto questo pomeriggio in cui avrei dovuto mandare un articolo il prima possibile. Ma il computer che colpa ne aveva, era in fiamme, bruciato dall'aria irrespirabile, torrida, afosa di questa giornata senza allegria.


"Scrivimi una canzone" è il film che ho visto oggi con Hugh Grant e quell'attrice bravissima di cui non ricordo il nome. Un'attrice ordinaria e molto espressiva, senza le tette e le labbra rifatte delle attrici nostrane che non sanno farti emozionare nemmeno nelle scene degli addii, che dovrebbero essere quelle piene di patos, mentre sfilano tra una scena e l'altra mostrando una quarta di reggiseno. E pregando che quel seno non scoppi nel primo aereo di linea che le condurrà a casa.

Abbasso i famosi senza talento, abbasso la gente che non sa amare. Ho letto l'articolo su Gigi Proietti a cui è stata tolta la direzione artistica di uno dei teatri italiani con maggior pubblico: il Brancaccio di Roma. A lui che coltiva da una vita la sua passione per il teatro, a lui che vive per la sua passione per il teatro.


w l'amore, la rabbia, l'inquietudine, la curiosità, la noia, la gioia, la famiglia, w mia mamma che non sta tanto bene ed oggi ha sopportato con la sua solita pazienza i miei sfoghi! Grazie mamy!


mercoledì 18 luglio 2007

Amore senza tempo


E sale sale salirà quest'ansia che ci unisce e passa ma non passerà quest'attimo che cresce amarsi ancora, amare ancora ma senza tempo.

In questa frase della splendida canzone di Pino Daniele (Se mi vuoi), è racchiusa la mia definizione di amore.

Tutte le volte che sento coppie collaudate, coniugi datati, fidanzati storici, ascolto con tristezza le stesse frasi: "Dopo vent'anni mi tocca ancora sopportarlo, ma io non ce la faccio più" oppure "Dopo otto anni di fidanzamento si spegne la passione" con la fede d'oro al dito che non ne vuole sapere di brillare come un tempo. Brillava solo perché era nuova...

Ragazzi, signori, uomini, amatevi senza tempo! L'amore scalda, rassicura, consola.

Ti amerò senza tempo.

martedì 17 luglio 2007

Sogni infranti

Quando un sogno cade, si spegne la luce confortante dell'illusione, la consolazione di un pensiero sempre presente nella mia mente, il suono di una voce amata, l'intensità di quello sguardo vivo e rassicurante, l'allegria del suo sorriso, l'interesse per le sue parole, la voglia di credere che i sogni aiutano a vivere.

Un sogno svanisce con la stessa leggerezza con cui aleggia tra i nostri desideri di felicità e non si può inseguire, frenare, raccogliere quel sogno che svanisce, quel sogno che cade.

Lui ci lascia invischiati nell'amarezza, incollati all'impotenza di cambiare le cose.

Non si può vivere per sognare, si deve sperare che il sogno piombi nella nostra vita per sempre.

Vorrei sognare un sogno infinito.

Fragilità...

senza fine, come la canzone di Gino Paoli che parla d'amore, l'amore.
L'amore cos'è? Se lo chiedeva anche Eduardo de Filippo in una sua poesia scritta in napoletano.
L'amore è una cosa che odora di rosa ma rosa non è.
Quando al Liceo leggevo le biografie dei vari scrittori, mi veniva una stanchezza mentale, una noia incredibile al pensiero dell'inutilità della cosa.
Per me occorreva leggere le opere degli autori per capire. Ora ho cambiato idea. Una persona la puoi capire dalla vita che fa, dal lavoro che svolge, dai suoi hobby.
Quindi i lutti vari di Manzoni e company mi hanno fatto valorizzare i Promessi Sposi all'università e la sensibilità, il dolore racchiusi in quei classici della letteratura italiana.
Di solito quando parlo inizio con un argomento e vado a finire chissà dove.
Farò lo stesso anche nel mio nuovo blog immagino e chi avrà la pazienza di seguirmi sarà premiato da me che scriverò tante belle cose.
Un abbraccio a tutti e mi aspetto un messaggio di benvenuta megagalattico!!!